Percorsa dal lato della Val di Scalve, la salita alla Croce di Salven da Dezzo è nei primi tre chilometri una bella ascesa in mezzo al bosco, ma con qualche tratto impegnativo. Unisce la Val di Scalve e la Val Camonica, quindi si inserisce agevolmente in vari percorsi.

Per chi è: per chi passa dalla Val di Scalve e vuole ammirarne la bellezza e i profumi.

PartenzaDezzo di Scalve (BG)RegioneLombardia
Lunghezza8,9 kmDislivello373 m
Pendenza media4,2%Pendenza massima12%
Traccia GPXclicca quiAffrontata l’ultima voltaagosto 2023

La salita alla Croce di Salven

Provenendo dalla località Dezzo di Scalve si incontra, sulla sinistra, un piccolo ponticello che attraversa il torrente Dezzo: è qui che inizia la salita. I primi 3 chilometri sono discretamente impegnativi, con un breve strappo al 12%. La strada è stretta e tutta in mezzo al bosco, quindi il refrigerio dell’ombra è assicurato.

Superato il minuscolo borgo di Dosso, la salita si trasforma in un falsopiano. Anzi, diversi tratti sono addirittura in lieve discesa, perfetti per recuperare un po’ di forze. È solo poco prima della località Paline che si affronta un chilometro scarso al 9%. Da qui in poi però le pendenze sono davvero soft, anche se la strada è fuori dal bosco e non si ha più il beneficio dell’ombra.

La salita termina quando si raggiunge la Croce di Salven, un monumento in pietra bianca posto sul lato sinistro della strada.

Il primo tratto della salita è quella che io definisco un’esperienza olfattiva. Si passa in mezzo al bosco e sono diverse le segherie che spuntano ai lati della strada: il profumo del legno è ovunque. È una buona idea fermarsi nei pochi tratti in cui il bosco si apre un po’ per ammirare il Pizzo della Presolana e la Val di Scalve, considerata una delle più selvagge della Bergamasca, immagino per la presenza di molti boschi, di massicci pietrosi e per la presenza di pochi e piccoli centri abitati. Sia come sia, offre certamente uno spettacolo piacevolissimo.

La croce con l'iscrizione Croce di Salven e lo sfondo alberato
Il monumento in pietra al valico della Croce di Salven

I consigli della Maglia Nera

Il punto di partenza è a fondo valle e ci si arriva da una parte ai piedi della Presolana e dall’altra, via Schilpario, in fondo alla discesa del Vivione. Questo per dire che è facile inserire la scalata alla Croce di Salven in giri con più ascese.

Il traffico è praticamente inesistente fino in cima. Al valico invece ci sono diversi alberghi, bar e ristoranti e inevitabilmente si incontrano più veicoli. Scendendo lungo il versante opposto invece aumenta appena si arriva nella piana di Borno. Del resto è necessario percorrere questa discesa se si desidera raggiungere la Val Camonica inferiore intercettandola all’altezza di Malegno. È vero che si può scendere anche lungo la SP294 per raggiungere Angolo Terme e poi Darfo Boario Terme, una dozzina di chilometri più a sud ovest, tra l’altro percorrendo la suggestiva via Mala, ma è meglio essere attrezzati con luci adeguate perché bisognerà percorrere diverse gallerie.

I pro e i contro

Pro

  • I profumi e i panorami del bosco
  • Traffico inesistente

Contro

  • Il caldo all’uscita dal bosco